Roma: Fonseca va veramente messo in discussione?

Si è rivelato essere molto interessante l'intervento di Daniele De Rossi alla BoboTv, show in diretta streaming su Twitch di Bobo Vieri. L'ex capitano giallorosso ha parlato a lungo raccontando quali sono i suoi progetti per un possibile futuro da allenatore ed aneddoti sulla sua carriera. Tuttavia è stata una la dichiarazione più incisiva e sicuramente quella che farà più riflettere dirigenti e tifosi romanisti: “Mettere in discussione Fonseca è una follia”. Ma analizziamo meglio la situazione.

Paulo Fonseca è seduto sulla panchina della Roma dal 2019 ed ha un contratto che scade a giugno 2021 con un opzione di rinnovo per il terzo anno, tuttavia negli ultimi tempi i risultati altalenanti e i pochi punti ottenuti negli scontri diretti hanno messo in discussione l'operato dell'allenatore portoghese e la sua possibilità di restare nella capitale. 

Durante la sua prima stagione in Italia i risultati non sono stati stratosferici, ma nemmeno un completo fallimento: ha concluso la stagione al 5° posto, qualificandosi per l'Europa League, è stato eliminato agli ottavi di Europa League dal Siviglia, futura vincitrice del torneo ed è stato estromesso dalla Coppa Italia ai Quarti di finale dalla Juventus. Quest'anno, dopo una prima parte di stagione ottima che ha visto una Roma protagonista capace di innalzarsi fino al terzo posto in classifica dietro alle milanesi e sopra a Juve e Napoli, qualcosa sembra essersi rotto all'interno dei meccanismi che regolano una squadra e il suo equilibrio con staff e dirigenza. Ma perché questo accade in una squadra che fino a quel momento era stata assoluta protagonista?


Le critiche hanno iniziato ad essere pesanti ed insistenti dopo la metà di gennaio, con la sconfitta nel derby a fare da spartiacque. È facile affibbiare tutte le colpe di questa sconfitta all'allenatore, tuttavia sono i giocatori che vanno in campo e in quella partita hanno fornito una prestazione molto al di sotto dei propri standard. Gli strascichi e le polemiche della sconfitta nella stracittadina hanno portato alla rocambolesca eliminazione agli ottavi di Coppa Italia per mano dello Spezia con errore dei 6 cambi effettuati e relativo 0-3 a tavolino in favore dei liguri (per la seconda volta in stagione, dunque, la Roma ha subito una sconfitta a tavolino dopo l'episodio della prima giornata di campionato a Verona e l'errore nella compilazione della lista per Diawara). Questa seconda svista ha portato la società a prendere dei provvedimenti nei confronti del team manager Gianluca Gombar che è stato sollevato dal suo incarico, non senza polemiche da parte degli stessi giocatori che si sono opposti alla decisione della società minacciando anche di non scendere in campo per gli allenamenti, circostanza evidentemente gestita non benissimo dal, forse inesperto, neo presidente Dan Friedkin. E come se non bastasse a tutto ciò si è aggiunto il litigio e  la conseguente rottura tra Edin Dzeko e Fonseca e declassamento del bosniaco dal ruolo di capitano giallorosso. 

Nonostante tutte queste difficoltà gestionali e problematiche stiamo parlando di un allenatore che ha ottenuto la qualificazione ai sedicesimi di Europa League ed è 4° in classifica in campionato: in piena lotta per quello che deve essere l'obiettivo stagionale ovvero la qualificazione alla Champions League. Ed anche con i pochi punti realizzati negli scontri diretti la stagione della squadra capitolina non può essere considerata un fallimento, va ricordato che una vittoria con il Crotone ultimo in classifica vale 3 punti esattamente come una vittoria contro la Juventus campione in carica. Sarebbe bastata una vittoria alla prima giornata di campionato contro l'Hellas Verona per portare i giallorossi a 43 punti, al terzo posto in classifica e a -6 dal Milan capolista.


È proprio grazie a questi risultati che le parole di De Rossi da cui eravamo partiti acquistano un senso compiuto: è una follia mettere in discussione un allenatore che ha valorizzato considerevolmente alcuni giocatori presenti nella rosa, come Villar e Mkhitaryan, e che ha raggiunto questi traguardi. La fiducia a Fonseca va sicuramente rinnovata perché i margini di miglioramento per questa squadra sono sicuramente ancora molto ampi, ovviamente serve tempo e in una piazza come Roma spesso è difficile ottenerlo.

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